Mortanius il Negromante | |
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Razza | Umano |
Sesso | maschio |
Era di nascità | Post-Guerra Antichi-Hylden |
Stato | • Sconosciuto (prima timeline) • Deceduto (era di Blood Omen, seconda, terza e quarta timeline) |
Titolo | • Guardiano del Pilastro della Morte • Capostipite del Culto di Hash'ak'gik |
Altri nomi | • Mortanius
• Il Necromante • Il Traditore del Cerchio |
Mondo di nascità | Nosgoth |
Territorio | • Catacombe di Avernus, Avernus |
Affiliazione | • Cerchio dei Nove (ex)
• Fratellanza Sarafan (ex) |
Oggetto vincolante | • Sfera di Morte |
Regno | Materiale e Spettrale |
Età | 3000 anni circa |
Colore degli Occhi | bianchi |
Colore dei Capelli | neri |
Colore della Pelle | pallida |
Apparizioni | Legacy of Kain: Blood Omen Legacy of Kain: Soul Reaver (menzionato) |
Introdotto in | Legacy of Kain: Blood Omen |
Voce italiana | N/D (Blood Omen) Pietro Ubaldi (Defiance) |
Il capostipite del culto di Hash'ak'gik e dei Cenobiti nella Catacombe di Avernus.
Storia[]
Legacy of Kain: Blood Omen[]
Mortanius il Necromante era il guardiano del Pilastro della Morte e per ciò membro del Cerchio dei Nove, quindi aveva poteri legati alla morte e sugli spiriti dei morti.
Lui si è dimostrato essere il mago più potente di tutta Nosgoth, grazie al potere che aveva ottenuto nel corso dei secoli. Quando Malek fallì nel proteggere il cerchio dal vampiro Vorador, secoli prima della nascità di Kain, Mortanius lo punì personalmente. Mortanius aveva fuso l'anima di Malek dentro un'armatura.
Nonostante i potenti poteri magici usati dal Necromante, lui ha sempre cercato di fare il meglio per Nosgoth, anche se la sua mente non è sempre sotto il suo controllo. Un'Entità Oscura lo aveva posseduto e lo usava come strumento per abbattere il Cerchio. Cosi facendo, Mortanius assassinò Ariel che a sua volta aveva condotto Nupraptor a corrompere i Pilastri.
Mortanius faceva di tutto per opporsi all'Entità Oscura e cercare di affermare la sua volontà. Durante questi pochi momenti di lucidità a cercato di rimediare al male da lui commesso con l'omicio di Ariel. Dopo trent'anni mandò dei briganti ad uccidere il nobiluomo Kain fuori da una taverna. Nell'Oltretomba cosi Mortanius gli offrì l'opportunità di vendicarsi, cosi lo resuscito come vampiro e lo usò per uccidere i Guardiani del Cerchio corrotto, sapendo che prima o poi sarebbe toccato anche a lui.
Kain uccise quasi tutti i guardiani, poi dopo la decapitazione di Moebius, Mortanius gli disse di tornare ai Pilastri. Lì Kain assistettè a una discussione tra Mortanius e Anarcrothe, che sapeva che era stato Mortanius a uccidere Kain, averlo resuscitato per poi mandarlo contro il cerchio. Anarcrothe quindi non accettò quell'azione di Mortanius nonostante era necessario per ripristinare l'equilibrio di Nosgoth, infatti l'alchimista credeva di poter usare i suoi poteri come meglio credeva e poco gli importava del mondo. I due allora iniziarono a combattere usando le loro magie l'uno contro l'altro, ma Mortanius lo impala con dei fulmini e poi evoca degli spettri per spezzargli la schiena uccidendo l'alchimista definitivamente.
Fù allora che Kain si mostrò, ma Mortanius era pronto a morire per Nosgoth, anche se non voleva rendere le cose troppo facili per Kain, cosi evocò scheletri e altri non-morti per combattere al suo fianco. Quando Mortanius alla fine morì, l'Entità Oscura prese in pieno possesso il cadavere di Mortanius, ma vennè comunque sconfitto, quando però scoprì che era il Guardiano dell'Equilibrio decise di sopravvivere e condannare Nosgoth.
Legacy of Kain: Soul Reaver[]
Mortanius non appare (essendo già stato ucciso da Kain). Tuttavia, poco prima che inizi lo scontro tra Raziel e Kain ai pilastri, quest'ultimo nomina il guardiano della morte, dicendosi sicuro che se Raziel si fosse trovato nelle sue stesse condizioni, cioè se fosse stato ucciso e poi resuscitato come vampiro, anche lui avrebbe compiuto le sue stesse scelte.
Legacy of Kain: Soul Reaver 2[]
Mortanius viene semplicemente menzionato all'arrivo di Raziel, dicendogli che lui e altri due erano sopravissuti da Vorador (ovvero Mortanius e Malek).
Legacy of Kain: Defiance[]
Kain durante il suo viaggio nel passato scopre molto sul passato di Moebius e Mortanius. Su un'affresco scopre che gli Antichi Vampiri hanno cercato di mantenere i Pilastri sotto il controllo dei vampiri, adottando i guardiani umani, oppure rapendoli se necessario, raggiuntà l'età maggiore venivano poi trasformati in vampiri. Ma Mortanius proprio come Moebius erano contro questo destino e iniziarono una rivolta contro i vampiri.
Raziel inoltre incontra personalmente Mortanius nell'era di Blood Omen, dove era capostipite dei Cenobiti e del culto di Hash'ak'gik nelle Catacombe di Avernus.
Dopo la morte di Hash'ak'gik (che in realtà era Turel), Raziel parlò con il Necromante in persona. Mentre Raziel si stava avvicinando Mortanius stava parlando telepaticamente con il giovane Kain con qualche tipo di magia dicendogli di andare ai Pilastri per il "gran finale". Quando finisce inizia a parlare con Raziel dicendogli che "il legame è davvero fragile" e che Raziel era finalmente uscito allo scoperto, inoltre disse a Raziel che era troppo tardi per la vittoria che stava cercando. Apparentemente Mortanius credeva che Raziel fosse l'Eroe Hylden (l'Avversario) che avevano predetto gli antichi vampiri secoli fà.
Mortanius afferma di aver sbagliato assieme a Moebius di aver rovesciato i vampiri, inizialmente credeva che i vampiri fossero una piaga del genere umano, ma poi quando scoprì la verità, scoprì anche la vera natura dei Pilastri, cosi per redimersi cercò di creare il Discendente dell'Equilibrio che credeva fosse anche l'Eroe dei Vampiri, per ciò utilizzò il Cuore delle Tenebre. Mortanius sperava che il Discendente dell'Equilibrio avrebbe distrutto l'Eroe Hylden (che credeva fosse Raziel) avrebbe ripristinato l'equilibrio, garantendo l'esilio degli Hylden per sempre. Tuttavia Mortanius proprio come Janos Audron aveva interpretato male la profezia, infatti Raziel non era affatto l'eroe degli Hylden.
Durante tutta la conversazione Mortanius cercava di combattere l'Entità Oscura, ma in due occasioni non riesce a mantenere il controllo, cosi che l'Entità parlò direttamente con Raziel attraverso il Necromante, esso disse che Mortanius essendo un'umano stava diventando debole, ma presto avrebbe ottenuto un'ospite più forte e fino ad allora cercava di non "rompere" Mortanius. Mortanius sapeva che aveva ormai poco da vivere, cosi dopo la seconda possessione si teletrasportò via, probabilmente ai Pilastri per parlare con Anarcrothe e affrontare il giovane Kain. Anche se si scopre alla fine che l'Entità Oscura non morì assieme a Mortanius, infatti dopo la distruzione del cadavere di Mortanius ormai demonizzato, l'Entità avrebbe preso il controllo di Janos Audron.
Aspetto[]
Mortanius è un uomo alto e magro, dalla pelle pallida e dai lunghi capelli neri e lisci fino alle spalle, un piccolissimo pizzetto nero e occhi bianchi, indossa una lunga tunica rossa con un mantello e cappuccio nero, ha una fascia rossa legata intorno alla vita, un panno rosso legato intorno alla vita che sembra quasi un kilt, pantaloni rossi e calzini rossi, sotto la tunica inoltre ha una camicia rossa attillata, Mortanius indossa anche un paio di ciabatte dalla parte superiore dorata e quella inferiore rossa e delle spalliere marroni collegate tra loro e a forma di colletto, hanno una spina bianca su entrambi i lati e nel petto sembrano esserci delle costole vere, Mortanius usa quasi sempre una maschera mortuaria a forma di teschio e dagli occhi neri, l'unica volta che lui non la usata è durante il colloquio con Raziel.
Strategia[]
Punti di forza:
- Teletrasporto
- Mago e evocatore estremamente abile e potente
Punti deboli:
- Poco resistente
Legacy of Kain: Blood Omen[]
Durante la battaglia Mortanius non fà quasi nulla se non usare magie di elemento fulmine contro Kain, oppure evocare di continuo dei non-morti, quelli da lui evocati sono:
- Lich avanzati
- Scheletri guerrieri
- Scheletri esplosivi
Per sconfiggere Mortanius bisogna colpirlo tre volte, ma per poterlo fare bisogna uccidere prima i non-morti da lui evocati, per farsi strada, quando lo si colpisce lui si teletrasporterà in un'altra zona e evocherà non-morti con maggiore frequenza, cosi finche non verrà sconfitto definitivamente.
Curiosità[]
- La possessione di Hash'ak'gik nel corpo di Mortanius potrebbe essere iniziata per causa proprio di quest'ultimo. Infatti è stato confermato che sia Mortanius che Azimuth inizialmente servivano gli Hylden, tra cui Hash'ak'gik stesso, cosi facendo il Necromante potrebbe essersi dimostrato debole a un certo punto dando la possibilità a Hash'ak'gik di possederlo o addirittura Mortanius stesso gli ha consentito di possederlo, non sapendo tutte le consequenza.
- Prima dell'uscità di Defiance si credeva che l'aspetto vero di Mortanius fosse simile a quello di un non-morto, essendo appunto il guardiano della morte. Infatti inizialmente la Silicon Knights aveva detto che i poteri di Mortanius avevano reso il suo corpo un involucro di pelle e ossa con un fragilità fisica, ma non magica. Ciò fù modificato in Defiance, infatti lì aveva un'aspetto molto più umano, tuttavia si è visto che usava quasi sempre una maschera funebre da teschio, la maschera infatti l'ha sempre usata in Blood Omen e durante i riti di Defiance, l'unica volta che non l'ha usata è stato nel colloquio con Raziel.
- Se Raziel và nel Regno Spettrale appena uscito dalla fossa di Turel, il colloquio avviene ugualmente, ma nel Regno Spettrale, il potere di Mortanius di poter stare in entrambe le dimensioni (materiale dei vivi e spettrale dei morti) potrebbe essere un potere dato appunto dal pilastro della morte, effettivamente quando resuscitò Kain era nell'Oltretomba (Regno Spettrale).
- Anche se non è stato mostrato direttamente perchè troppo cruento, le vittime di Turel venivano sgozzate e gettate nella fossa, molto probabilmente, Mortanius stesso si occupava di tale operazione, anche se non ci sono le prove ufficiali.
- Il suffisso "Mansia" che significa "Divinazione" è stato spesso dato a Mortanius, il titolo di Mortanius tuttavia è il Necromante, il che potrebbe significare che Mortanius avrebbe avuto la capacità di prevedere il futuro attraverso i morti, tuttavia non vi è alcuna prova ufficiale di tale capacità anche perchè una capacità simile sarebbe gia posseduta da Moebius. Inoltre in Defiance viene rivelato che Mortanius NON ha l'abilità di creare i vampiri come si era creduto inizialmente da Blood Omen, infatti in Defiance si è rivelato che per vampirizzare Kain ha usato il Cuore delle Tenebre, ma ciò è inconcludente in quanto Kain sarebbe poi diventato un vampiro superiore agli altri. Nonostante ciò la capacità di manipolare le anime e i morti potrebbero comunque permettere a Mortanius di creare vampiri (infatti la vampirizzazione funzione con un processo simile) ciò avrebbe potuto affettere la vampirizzazione di Kain, ma dovendo diventare Discendente dell'Equilibrio sarebbe stato più difficile e quindi avrebbe potuto usare il Cuore delle Tenebre, tuttavia è molto improbabile che Mortanius possa realmente creare vampiri con le sue sole forze.
- Inizialmente il dialogo tra Mortanius e Anarcrothe doveva essere differente il che potrebbe implicare anche un finale diverso di Blood Omen inizialmente, infatti inizialmente Mortanius non era sotto il controllo di un'entità superiore (Hash'ak'gik), ma ogni cosa che aveva fatto era per sua volontà:
No, Anarcrothe. Io sono il suo salvatore! Il cerchio era dannato anche prima delle mie azioni, all'inizio ho incolpato Ariel, era l'Equilibrio del Cerchio. Ma il suo amore con Nupraptor, minacciava tutti noi. Con la loto unione che cosa sarebbe accaduto? Per mantenere l'equilibrio ho ucciso Ariel, ma Nupraptor si vendicò su di me. La mia benedizione ha portato alla sua maledizione, contaminando le nostre anime e condividendo la sua angoscia e il suo dolore, che con tale intensità avrebbero distrutto il mondo... Ma io trovai la salvezza... Per la prima volta nella nebbia della follia, ho visto la verità, il problema non stava in uno solo di noi, ma in tutti noi. Noi tutti siamo solo delle reliquie, mio vecchio amico, noi siamo i resti di un tempo lontano, cercammò di giocare a fare gli dei in un mondo che nemmeno ci necessità. Le nostre morti avrebbero redetto il mondo.