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Guardiano della Prigione
GUARDIANO DELLA PRIGIONE SCAN
Razza Guardiano della Prigione
Stato • Attivi
Altri nomi • Guardie della Prigione
Mondo di nascità Nosgoth
Territorio Prigione Eterna
Affiliazione Prigione Eterna
Abilità/Doni Oscuri Invisibilità

Furia

Regno Materiale
Colore degli Occhi verdi
Colore della Pelle pallida
Apparizioni Legacy of Kain: Blood Omen 2
Introdotto in Legacy of Kain: Blood Omen 2
Voce italiana sconosciuto

Sadiche guardie della Prigione Eterna che torturano i condannati in modi indicibili.

Storia[]

Legacy of Kain: Blood Omen 2[]

GUARDIANO DELLA PRIGIONE

Un Guardiano che sorveglia la Prigione Eterna

Kain incontrò una di queste guardie all'ingresso dalla Prigione Eterna, essi infatti erano i suoi custodi. Essi brandiscono una falce e sono soliti parlare a voce alta, possono teletrasportarsi e diventare invisibili (anche se i loro occhi rimangono visibili rivelando dove si trovano). Dai loro occhi verdi sembrano essere legati agli Hylden.
Kain si recò alla Prigione alla ricerca dell'Artefice. Appena arrivato infatti un guardiano dice di non interessarsi dei motivi per cui era venuto, ma nessun visitatore era il benvenuto altrimenti vi era il rischio che avrebbero compromesso il loro "importante lavoro" cosi gli fù detto di lasciare la prigione immediatamente.
L'obiettivo dei guardiani era quello di creare una "trasformazione spirituale" nei prigionieri, ciò suggerisce che i guardiani sanno quando loro "riaquistano l'equilibrio della propria natura" le terribili torture della prigione avrebbero dovuto facilitare tale esito. Tuttavia un guardiano dice (contraddittoriamente) che loro avrebbero riaquistato la pace con meditazioni initerrotte e la pace tra se.
Kain ignorando l'avvertimento continua per la sua strada, ma il Guardiano gli dice nuovamente di andarsene e lo teletrasporta in un'altra zona, per scoraggiare Kain, ma lui torna indietro senza troppi problemi, cosi il Guardiano infuriato lo affronta, ma Kain lo uccide senza troppi problemi. Poco dopo un'altro vampiro: Magnus iniziò a dare problemi ai Guardiani, infatti esso uccide due guardiani mentre stava inseguendo un prigioniero umano per mangiarselo attraverso i corridoi della prigione.
Dopo che Kain incontrò l'Artefice ed esso morì, Kain incontrò altri due guardiani, essi lo accusarono di aver rovinato il loro "esperimento". Essi dissero quindi che per colpa sua il loro lavoro era rovinato e che i prigionieri non si sarebbero mai redetti, ma Kain li uccide senza pensarci due volte.

Aspetto[]

Le Guardie della Prigione sono quasi completamente coperti da un'armatura nel petto fatto di ferro, con spalliere dritte, la bocca è coperta da una sorta di machera di ferro e indossano un cappuccio grigio-marrone a punta, il volto è coperto completamente rivelando solo i loro occhi verdi, la parte inferiore del corpo è coperta da una sorta di velo molto lungo di colore marrone-grigio dai bordi gialli, sembra che non abbiano gambe in quanto fluttuano, le braccie sono scoperte e sembrano robuste con dita apparentemente umane, ma la pelle è molto pallida e hanno delle fascie marrone nei polsi, brandiscono inoltre una falce dall'elsa in legno irregolare.

Strategia[]

Non si trattano di nemici molto forti, ma è difficile trovarne, di solito sono soli, oppure assieme a un'altro guardiano. Essi attaccano con lunghe combo con la falce e raramente usano Furia, tuttavia spesso loro diventano invisibili per scappare a Kain. Usare Ferocità caricando la barra rabbia parando i loro colpi facilita molto l'incontro, oppure si potrebbe usare delle trappole della prigione contro di loro per facilitare il tutto.